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ottobre 14, 2007

La potatura serve per dare al bonsai la forma desiderata.

La potatura serve per dare al bonsai la forma desiderata, definisce la struttura del bonsai, si eliminano i rami non necessari, o con dei difetti e si crea spazio tra foglie e rami per consentire a tutta la pianta di ricevere aria e luce.

 Nella potatura di impostazione si lasciano dei rami non necessari per aumentare il vigore di alcune zone o per fare ingrossare il tronco.

 Per equilibrare il vigore dei rami si potano i rami forti e si lasciano crescere quelli deboli, generalmente il vigore maggiore dei rami è verso l'apice e nei rami più alti, controllando le gemme in inverno si può determinare la zona più forte ( gemma grande più vigore, gemma piccola meno vigore).
Il periodo migliore per potare è l'autunno, dopo che cadono le foglie ( per le caducifoglie) oppure prima del risveglio in primavera.

Per raggiungere il nostro obiettivo è importante:

potare valutando la direzione che prenderà il nuovo germoglio,
potare in modo da indirizzare il vigore verso i rami che si intende mantenere,
potare le zone forti lasciando le gemme deboli e potare le gemme deboli dei rami deboli lasciando le gemme forti,
potare mantenendo dove possibile le gemme che svilupperanno orizzontalmente,
potare i rami che sviluppano verso l'alto e verso il basso,
verificare la zona apicale e sostituire l'apice se ingrossa troppo,
non potare troppo vicino alle gemme.

Quando si acquista in vivaio una pianta da lavorare o si raccoglie un albero in natura, si pensa al futuro dell´albero e per questo è necessario potare i rami superflui, quando non si è sicuri del disegno del bonsai si inizia potando i rami che a causa della loro posizione si è certi di poter eliminare senza conseguenze arrivando a potare fino a 1/3 dei rami.

É importante non esagerare per non rischiare di rimanere con un tronco troppo spoglio, pensando al vigore dell´albero è bene operare con gradualità, si inizia a potare una parte dei rami e quando si sviluppano sufficientemente quelli utili si potano pian piano quelli restanti.

É possibile sfruttare i rami superflui per migliorare l´albero per poi essere potati in seguito, per esempio si possono lasciare i rami bassi per aumentare lo spessore del tronco alla base, o lasciare un ramo dove il tronco risulta piatto per far ingrossare quella parte, o lasciare un ramo in prossimità di un taglio per accelerare la cicatrizzazione, è possibile sfruttare un callo cicatrizzante per creare movimento al tronco.

Per ottenere dei buoni risultati è consigliabile usare gli attrezzi appropriati, tronchese concava a lame dritte e tronchese concava a lame sferiche.

Tagliando i rami grossi in una sola volta si rischia di danneggiare il legno, meglio fare più tagli da diverse angolazioni lasciando un piccolo moncone da rifinire in seguito.

Per cicatrizzare un taglio il bonsai consuma energia, è importante che la pianta sia vigorosa e in ottima salute, controllare la brillantezza delle foglie ed il vigore dei germogli.

Fidatevi del vostro buon gusto e sensibilità.

Altre indicazioni sugli effetti della potatura.

Il periodo più indicato per la potatura per quasi tutte le specie va da gennaio a febbraio.

Potatura moderata ai rami lunghi si favorisce la fruttificazione a discapito della vegetazione legnosa. 

Potando lasciando i rami corti si favorisce la vegetazione legnosa a discapito della fruttificazione. 

Potando lasciando i rami corti e poi cimando la gemma apicale viene favorita la vegetazione erbacea, indicata per alberi vecchi poco vigorosi.

 Potando lasciando i rami lunghi e poi cimando lasciando il ramo corto (si lasciano 2−3 gemme) si favorisce la fruttificazione a discapito della vegetazione legnosa, indicata per alberi molto vigorosi ma che fruttificano poco.

 Se il nostro obiettivo è aumentare il vigore della vegetazione si pota presto in autunno.

 Se si vuole frenare il vigore dei rami molto vigorosi si potano corti e più tardi.

 La cimatura dei rami se il nostro obiettivo è la fruttificazione si fa entro luglio.

 Con la cimatura si eliminano i nuovi germogli, si definisce la pianta e si favoriscono i rametti interni, le foglie cresceranno più fitte, questa operazione va fatta nel periodo di crescita , in tarda primavera ed in tarda estate.
Leggi anche: Potatura di risistemazione della ramificazione.
Potatura verde o estiva. Tale potatura, eseguita quando i nostri bonsai sono in vegetazione, deve essere molto accurata.

I risultati ottenuti, non sempre uguali, dipendono dalla specie a cui appartiene la pianta, dal vigore in cui si trova, dalle differenti condizioni ambientali, nonché dalle modalità e l´epoca d´esecuzione.

In generale si possono riassumere, come elencati a seguito, gli scopi di questa potatura.

Equilibrare lo sviluppo vegetativo.
Contribuire al mantenimento della forma.
Rendere più compatto il verde.
Ridurre le dimensioni delle foglie.
Predisporre e facilitare la successiva potatura invernale in modo da ridurre la necessità di tagli più importanti.
Facilitare e rendere più efficaci i trattamenti antiparassitari.
Permettere una migliore aerazione, e illuminazione delle parti interne.

Le operazioni che rientrano nella potatura estiva sono:

La soppressione di alcune gemme a favore di altre, si esegue prima possibile per evitare consumo inutile di materiale nutritivo e per evitare tagli successivi che provocano più facilmente danni.

Asportare i succhioni che sorgono dal legno vecchio. Eseguirla precocemente, per evitare lesioni o consumo di materiale nutritivo. Si lasciano solo se si intende ringiovanire la pianta o nel caso portino i fiori.

La cimatura, che consiste nell´asportare la punta dei germogli ( spizzicatura ) o all´eliminazione di una porzione maggiore del germoglio.

L´asportazione di un certo numero di foglie dai rami nuovi formati in primavera (in genere dalla parte bassa dei germogli).
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A proposito dell'autore: Fausto Baccino

Un bonsai non è semplicemente una pianta. È una filosofia, un simbolo d’armonica condivisione con la natura. È un essere vivente sul quale vanno riversate tante attenzioni. Alcuni ritengono che per curarne uno sia necessario essere sereni con se stessi, in armonia con la natura.

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