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giugno 23, 2016

Anche nella coltivazione a bonsai, la Forsythia manifesta copiosamente la sua stupenda fioritura.

Nei nostri climi, il primo arbusto ad annunciare il sopraggiungere della primavera è proprio la Forsythia. La sua famiglia di appartenenza è quella delle Oleaceae. Si tratta di un genere composto da quattro sole specie, che sono originarie della Cina, del Giappone e dell’Albania.

La sua introduzione nel nostro Paese è cominciata intorno alla metà dell’Ottocento con la specie cinese. Il suo nome gli è stato conferito in onore di Mr Forsyth, vissuto tra il 1737 ed il 1804, che fu il direttore dei Giardini Reali di Kensington - Inghilterra.

La Forsythia è una pianta popolarissima per le sue grandi qualità decorative: oltre ad essere presente nei giardini privati, si trova frequentemente anche in parchi pubblici. Quando è in fiore diventa uno splendido cespuglio, ricoperto da una grande quantità di campanelle dorate tanto che in Inghilterra per questa sua peculiarità viene chiamata anche Golden-bell. Morfologicamente questo arbusto, la cui altezza media oscilla fra i 2 e i 4 metri, ha foglie caduche di grandi dimensioni, che si presentano opposte, spicciolate, dentate o intere, semplici o composte di foglioline.
forsithia-bonsai
La massa di fiori dorati, che hanno calice e corolla profondamente lobati, appare precocemente prima delle foglie. I frutti in capsula deiscente contengono diversi semi alati. I rami presentano una forma allungata e sottile e sono cavi all’interno. Questa specie che riscuote un grande interesse per gli effetti decorativi molto precoci, spesso paga questa sua peculiare caratteristica poiché, frequentemente, improvvisi inasprimenti del clima e gelate notturne provocano la perdita degli splendidi fiori.
 
Patologie.
Anche nella coltivazione a bonsai, la Forsythia manifesta copiosamente la sua stupenda fioritura, rendendola particolarmente apprezzata per questa sua caratteristica. Un’altra peculiarità interessante ai fini della formazione a bonsai riguarda il suo notevole vigore, che permette di modellare facilmente a tronco multiplo, sfruttando i numerosi succhioni che spuntano dalla base del tronco. La naturale tendenza al rapido ingrossamento della base ne fa anche un ottimo materiale per la formazione a tronco singolo. Le grosse dimensioni del suo tronco, potrebbero far pensare che una modellatura dei rami con andamento discendente sia più indicata, ma osservando attentamente questa specie nel suo portamento naturale, si può constatare che fiorisce sui rami che si sviluppano verso l’alto, pertanto è più appropriato un delicato ed elegante movimento ascendente della ramificazione.

Esposizione.
La sua collocazione ideale è in pieno sole, ma in luogo ben aerato. Si tratta di una specie molto resistente, che non teme le temperature invernali, anche se molto rigide; l’unico inconveniente riguarda le gelate tardive che, come già accennato, potrebbero causare la perdita anticipata della sua splendida fioritura. Una buona soluzione consiste nel posizionare la pianta durante le ore notturne sotto una tettoia o i banchi da appoggio.

Annaffiatura.
Le esigenze idriche della Forsythia sono quelle normalmente indicate per la maggior parte delle essenze: nel periodo vegetativo occorrerà provvedere ad annaffiature quotidiane, mentre in inverno verranno diradate. Nei mesi freddi, così come in estate, è importante non far mai seccare completamente il terreno, altrimenti si potrebbero sviluppare, dai rami o dal tronco, delle radici aeree che, se non vengono tempestivamente eliminate, causano sgradevoli ingrossamenti. Sarà facile capire, comunque, quando l’acqua viene a mancare poiché le foglie perdono repentinamente il loro turgore: un’annaffiatura abbondante farà tornare la situazione alla normalità.

Terreno.
Il composto più adatto a questa specie è costituito da: 60% di akadama e 40% di terriccio universale.
Leggi anche: Specie vegetali utilizzati per produrre bonsai, quarta e ultima parte.
Rinvaso.
La crescita delle radici di questa specie è notevole, soprattutto negli alberi più giovani, tanto che se non si trapianta per due anni consecutivi, il vigoroso sviluppo dell’apparato radicale, sottrae energia a tutto il resto della pianta. Da ciò si capisce quanto sia indispensabile effettuare il rinvaso annualmente nei primi anni di vita dell’albero, diminuendo la frequenza, che verrà portata a due anni, negli esemplari adulti. Il periodo ideale è quello immediatamente successivo alla fioritura.
Forsythia001
Potatura.
Le gemme da fiore si formano all’estremità dei rami, quindi è consigliabile potare le punte dei germogli intorno alla fine di maggio. Una volta terminata la fioritura, è necessario togliere i fiori appassiti e potare i rami. Effettuando questa operazione è importante accertarsi di lasciare sempre delle gemme da foglia, altrimenti si rischia di perdere il ramo. Una peculiarità di questa pianta è che le gemme da foglia si formano nelle zone in cui si è manifestata la fioritura; lasciando troppo a lungo i fiori, queste gemme non riescono a svilupparsi adeguatamente, pertanto se si vuole ottenere una buona silhouette non bisogna assolutamente trascurare questo delicato aspetto della potatura. La Forsithya produce numerosi succhioni alla base: per mantenere una struttura ordinata è bene eliminarli immediatamente non appena appaiono. Nella fase di costruzione della ramificazione conviene tralasciare la fioritura, continuando a potare sino alla fine di agosto; una volta ottenuta la struttura di base, ci si potrà liberamente concentrare sulla fioritura.

Pinzatura.
Nei mesi di giugno e luglio si consiglia di osservare attentamente l’albero, rimuovendo con le pinzette le gemme da fiore dai rami che non hanno formato le gemme da foglia. Questa operazione garantisce che la pianta, prima del risveglio vegetativo, produca gemme da foglia sulle ramificazioni che precedentemente avevano solo gemme da fiore. La pinzatura va effettuata anche su quei rami che appaiono eccessivamente vigorosi, eliminandoli.

Avvolgimento.
L’avvolgimento può essere effettuato durante tutto l’anno, purché con la dovuta attenzione. È meglio impiegare filo di alluminio ramato avvolto con carta adesiva e di spessore leggermente superiore al necessario, evitando di praticare una pressione eccessiva sui rami e piegature drastiche. È comunque preferibile ricorrere alla potatura dei rami che crescono in posizione inadeguata, piuttosto che cambiarne drasticamente la direzione con l’avvolgimento. È bene ricordare che si può avvolgere solo quando i rami sono ancora teneri, ossia quando il loro spessore non ha superato i 0,5 cm.

Concimazione.
Si fertilizza dal termine della fioritura fino alla caduta delle foglie, ogni tre o quattro settimane con concime organico a lenta cessione tipo hanagokoro (Linea Bonsan), evitando i mesi più caldi. È bene concimare anche durante il periodo autunnale, sebbene in modo molto più leggero.

Patologie.
Se le cure adottate sono adeguate, ed anche la collocazione è ideale, la Forsythia risulta una specie particolarmente resistente a malattie ed attacchi parassitari. È comunque soggetta agli afidi.
Forsythia_monza
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