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giugno 07, 2010

Domande frequenti (Frequently Asked Questions) nel Mondo Bonsai.

Voglio acquistare il mio primo Bonsai, quale compro?
Come primo Bonsai è consigliato acquistare un Ficus. I Ficus sono molto restistenti e, anche se sono principalmente utilizzati come Bonsai da interno, si adattano facilmente anche all'esterno. Come seconda scelta si può optare per un Olmo.
Anche l'età è importante nella scelta. Un Bonsai giovane è meno resistente di uno adulto, ma quest'ultimo, di solito, è più costoso.

Quanto posso spendere per il mio primo bonsai?
Non spendere una cifra esagerata per il primo Bonsai è la cosa migliore, ora si trovano ottimi esemplari anche a 20-30€ o meno. Solitamente troviamo intorno ai 10€ Bonsai giovani e più difficili da coltivare per un principiante in quanto sono più delicati rispetto ad uno adulto. L'ideale è trovare il giusto compromesso tra prezzo ed età dell'albero.
Spendendo una modesta cifra, in caso di morte della pianta, non dovremmo disperare anche per le nostre tasche oltre che per il Bonsai.

Ogni quanto devo annaffiare?
Non esiste una regola fissa per annaffiare i nostri Bonsai, ci sono molti fattori che influenzano questa operazione: il clima, il tipo di albero, la qualità della terra, ecc.
Per capire quando è il momento di annaffiare bisogna toccare con le dita il terreno, se risulta asciutto, allora è il momento di dare l'acqua al nostro Bonsai.

Quando devo concimare?
Bisogna concimare i nostri Bonsai durante il periodo vegetativo, sia primaverile che estivo, quando assorbono notevoli quantità di azoto per poter sviluppare nuovi rami e foglie. Tuttavia il periodo di concimazione non è uguale per tutte le specie:
  • latifoglie: da aprile a metà maggio - da agosto a metà settembre;
  • conifere: da aprile a fine maggio - tutto settembre.
Il Bonsai in fase di formazione deve essere concimato ogni 8-10 giorni, quello in fase di perfezionamento ogni 15 giorni.

Quando devo rinvasare?
Il rinvaso deve essere effettuato ogni due anni per i Bonsai giovani, ogni cinque anni per quelli adulti.
Il rinvaso con la riduzione delle radici deve essere effettuato nei periodi vegetativi; senza riduzione delle radici può essere effettuato in qualsiasi stagione, ma è comunque consigliato effettuarlo in primavera.

In quale stagione posso acquistare un Bonsai?
Non c'è una stagione nella quale è consigliato acquistare un Bonsai, bisogna fare attenzione, però, al clima in cui il Bonsai si trovava e quello in cui verrà tenuto da noi. Ad esempio: è inverno e andiamo ad acquistare un Bonsai; se nel vivaio viene tenuto in una serra e noi decidiamo di tenerlo all'esterno, è probabile che il cambiamento di temperatura improvviso possa far morire l'albero.


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giugno 05, 2010

Shitahusa: erba di compagnia o pianta d'accompagnamento.

Le piante d'accompagnamento, anche se sembra che accompagnino il bonsai (da cui il nome) svolgono parecchie funzioni nell'abbinamento con i bonsai stessi.

La loro funzione principale è quella di accentuare il carattere della pianta a cui vengono affiancate nelle seguenti caratteristiche: movimento, profondità, linea, stagione, (rappresentano e accentuano il periodo dell'anno, ad es. composizione estiva, sassifraghe durante la fioritura; autunnale, gramigne; primavera, osmunda).

Esposizione.

Nell'esposizione, bonsai ed erba di compagnia devono convergere l'uno verso l'altra.

Bisogna essere attenti ad alternare i vari tipi d'erba di compagnia durante l'anno.

L'aggiunta di piantine d'accompagnamento dona naturalezza all'esposizione di bonsai; nella maniera tradizionale di esporli infatti ogni esemplare non è mai presentato da solo ma accompagnato da una piantina e dal KAKEMONO, un rotolo dipinto.

Questi tre elementi formano un triangolo dove il bonsai simboleggia l'uomo, la pittura il cielo e la piantina, la terra.

Per tale motivo è sempre presente idealmente il triangolo che equilibra l'esposizione.

Il bonsai è il soggetto principale, che deve stimolare un insieme di sentimenti o ispirare una scena in natura.
Le piantine o le erbacee, abbinate al bonsai, sono essenze che vivono in natura nelle stesse zone in cui cresce la specie che abbiamo usato per la formazione del bonsai.

Le piante d'accompagnamento testimoniano l'amore e l'osservali;: della natura; la loro scelta richiede molta sensibilità e la loro cura tante attenzioni.

La piantina complementare può essere formata da una sola essenza, che ricorda il prato di montagna, o di pianura. I contenitori di queste piantine sono piccoli vasi, bassi vassoi, pietre leggermente concave su cui poggia la massa tondeggiante della terra.


Terriccio.
La quantità è minima, data la dimensione del contenitore.

Per le piante che si presume saranno sempre esposte in vaso (SHITÀKUSA), si può usare dell'AKADAMA con altro terriccio simile a quello originario, sempre tenendo conto dell'importanza di un ottimo drenaggio. Nel caso di NEARAI è da preferirsi il KETO.

Nel momento in cui si richiama un ambiente umido e ricco, la terra in cui affondano le radici di festuche, giunchi, felci, aquilegie, fritillarie, è posta su di un velo d'acqua ed è trattenuta da una retina sottile nascosta da muschio perché non si sfasci.

Per questo tipo di composizione, senza vaso, s'inizia da una rete di plastica, attraverso la quale si fanno passare dei fili che serviranno per legare le piante; si preparano poi delle palle di torba e AKADAMA, che saranno il substrato delle piantine.
Si mette una palla di terriccio sulla rete, si dispone un gruppetto di piante, e infine si rifinisce con muschio a fibra lunga.

In alcuni bonsai è possibile utilizzare piante d'accompagnamento alla base del bonsai stesso, in modo che ricordi un vero e proprio ambiente naturale.

Per fare questo è sufficiente raccogliere delle piante selvatiche e scegliere le specie a radici corte che non possono entrare in competizione con quelle del bonsai.

Le piante d'accompagnamento si aggiungono prima di mettere l'ultimo strato di terriccio, praticando dei piccoli buchi che le accolgono; poi si copre con il terriccio e si ritinge con cuscinetti di muschio dalle differenti tonalità.

L'obiettivo non è nascondere i diretti del bonsai, ma aggiungere un tocco di bellezza alla superficie del terriccio alla quale spesso non si applicano che monotoni cuscinetti di muschio.

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