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dicembre 21, 2007

La corretta forma mentale


Se vi lasciate veramente conquistare dal bonsai, vi accorgerete probabilmente che poco per volta il vostro stile di vita cambierà e così le vostre abitudini: le vacanze, ad esempio, includeranno sia spedizioni per raccogliere piante sia visite a mostre in altri paesi; la vostra vita sociale potrà ampliarsi, per includere rapporti con Bonsai Club e la partecipazione a svariati convegni e corsi di perfezionamento.Questo è un aspetto assolutamente normale di qualsiasi hobby, come sa bene chiunque si sia cimentato in sport competitivi, gare di ballo, o abbia collezionato francobolli e trenini elettrici.

Con il tempo la passioni per il bonsai può diventare sempre più intensa, tanto da modificare veramente il vostro modo di vivere: vi potrete sorprendere a pensare al bonsai in ogni momento della giornata...e probabilmente lo sognerete anche di notte.

Tutto questo entusiasmo comunque non è sufficiente per farvi diventare un buon bonsaista; dovete acquisire anche un giusto atteggiamento mentale.

Oltre ad interessarvi di alberi e di coltivazioni in senso lato dovrete sviluppare una certa attitudine critica verso la bellezza, la forma e l'equilibrio. Solo in tal modo imparerete a distinguere un albero veramente bello da uno che non raggiunge neppure lo standard.
Essere paziente è naturalmente una condizione: se è vero che è possibile creare un albero accettabile in pochi minuti, con un'adatta impostazione e applicazione del filo, ci vogliono come minimo tre anni per realizzare un bonsai, e farlo veramente bello può prendere tutta una vita o anche di più.

L'albero "perfetto" non esiste, poiché la perfezione è sempre una questione di gusto individuale: potrà esserci sempre qualcuno che trova qualcosa di sbagliato in un particolare albero. Questo però non deve trattenervi dal continuare a desiderare e cercare la perfezione.
L'umiltà è un'altra qualità che l'appassionato di bonsai dovrà tentare di acquisire. E' molto probabile che ben presto vi rendiate conto che il Creatore o la natura fanno la maggior parte del lavoro; voi potete solo dar loro una mano.

Quando si guarda un bell'albero cresciuto all'aperto si resta ammirati di fronte alla bravura della natura. Ci si sente pervasi da un profondo senso di umiltà quando si comprende che un essere umano non potrebbe mai creare qualcosa di così bello. Uno dei motivi del fascino dei bonsai è lo stupore che questi piccoli alberi provocano nella gente.

Per alcuni tale esperienza è una forma di vibrazione in sintonia con la natura; per altri è come un risveglio dell'anima verso una più alla forma di sensibilità.
Il fatto è che il bonsai ha certamente qualità mistiche o "terapeutiche" che toccano lo spirito umano.
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dicembre 12, 2007

Solo la pratica avvicina alla perfezione


In ogni impresa umana la perseveranza è essenziale se si vuole raggiungere l'obiettivo. La massima secondo la quale "solo la pratica avvicina alla perfezione" è vera per il bonsai come per la musica.

Nessuna può sperare di diventare un abile bonsaista semplicemente coltivando un albero: occorrono anni di sperimentazione con una grande varietà di piante. Molti abbandonano la sfida troppo facilmente, al loro primo inseccesso. E' un vero peccato, dovuto alla insufficiente conoscenza delle nozioni più semplici.

L'albero poteva essere in cattive condizioni già al momento dell'acquisto, cosa che l'acquirente certo non poteva sapere: se solo l'aspirante bonsaista fosse stato preparato a tentare ancora, avrebbe sicuramente raggiunto il successo. Questa è la ragione per cui la perseveranza è così importante, se volete impadronirvi dell'arte bonsai. La perseveranza da sola comunque non è sufficiente. Bisogna amare il bonsai: se non avete un rapporto particolare con gli alberi non sarete capaci di sviluppare un interesse abbastanza acuto in questo campo.

Come per ogni altro passatempo, le raggioni del fascino del bonsai sono difficili di spiegare. Sarà perchè gli alberi sono belli in se stessi, cioè possegono una belleza intrinseca; potrebbe essere la loro miniaturizzazione o la pazienza necessaria per otternerla, ma alla base di tutto c'è il fatto che gli alberi in miniatura sono un'autentica gioia per gli occhi. Possiamo notare come tutti gli appassionati di bonsai apprezzano la bellezza in generale, e quindi reagiscono positivamente anche alla bellezza degli alberi.

Al di là della perseveranza e dell'amore per il bonsai, ci sono due requisiti per arrivare al successo; una buona conoscenza della fisiologia vegetale e la comprensione dei canoni fondamentali dell'estetica. Sono entrambi essenziali: una sola senza l'altra non porterebbe ad alcun buon risultato.

Una buona conoscenza della fisiologia vegetale senza però l'ispirazione artistica non permette di diventare un buon bonsaista, comsì com'è inutile avere una buona sensibilità artistica se non si sa come vivono le piante. E' molto importante ricordare anche che non si possono realizzare bonsai veramente belli applicando meccanicamente i soli principi della tecnica e dell'estetica.

La cosa fondamentale è avere buon gusto e applicarlo alla conoscenza di come crescono le piante, di ciò che giova loro e di che cosa le danneggia. Tutto questo serve a impadronirsi dell'arte bonsai.
Alcune persone sembrano avere il cosiddetto "pollice verde", il succeso con le piante arride loro spontaneamente, con molta facilità. Questà abilità darà loro probabilmente un grosso vantaggio e consentirà un rapido progresso nel nuovo hobby. D'altra parte l'abilità nel giardinaggio può essere anche sviluppata.
Ci sono alcuni principi nella coltivazione che molti conoscono già: peresempio, sanno che gli alberi devono essere sempre trapiantati nel periodo della dormienza (tra l'autunno e la primavera) e non certo nel pieno dell'attività vegetativa, oppure che gli alberi hanno bisogno di essere bagnati e nutriti sopratutto nella fase in cui sviluppano la nuova chioma.

Fare delle talee o delle margotte per preparare un bonsai non è diverso dal preparare talee o margotte di piante normali: cià vale anche ovviamente per l'innesto, la fertilizzazione, la potatura e tutto il resto.
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