Questa specie particolarmente ornamentale soprattutto per le colorazioni vivacissime del fogliame che, in autunno, assume bellissime tinte gialle, rosse e scarlatte appartiene alla famiglia delle Ericaceae. In natura l’Enkianthus si sviluppa in forma di piccola pianta arborea o di arbusto con foglie alterne e caduche, addensate alle estremità dei rami. I fiori color bianco e a forma di campana pendente, si sviluppano in primavera. Si tratta di una specie rustica e quindi in grado di adattarsi a quasi tutti i tipi di terreno e di condizioni climatiche.
Enkianthus è un genere di circa 10 specie di arbusti prevalentemente decidui, presenti nei boschi dall'Himalaya al Giappone. L'Enkianthus campanulatus è la specie principalmente utilizzata per la coltivazione di bonsai, raggiungendo un'altezza di circa 5 metri nel suo habitat naturale. L'E. campanulatas ha foglie opposte di colore verde opaco, lunghe fino a 6 cm, che virano al giallo-arancio brillante e poi al rosso in autunno. È particolarmente apprezzato per i suoi racemi di 5-15 fiori campanulati giallo crema che sbocciano tra la tarda primavera e l'inizio dell'estate. Esistono due varietà comunemente disponibili: 'albiflorus', a fiori bianchi, e 'Hiraethlyn', a fiori crema con venature rosso scuro.
Esistono altre specie di Enkianthus che hanno potenziale bonsai; l'E. perulatus è più compatto e ha foglie più piccole, quindi è più adatto a bonsai di piccole dimensioni. L'E. cernus var. rubens ha foglie leggermente dentate, lunghe fino a 5 cm, che diventano di un rosso porpora scuro in autunno e porta fiori rosso intenso.
Gli Enkianthus odiano il calcare (come i rododendri e le azalee) e vanno evitati i terreni calcarei/alcalini.
NOTE SULLA COLTIVAZIONE DEI BONSAI
POSIZIONE: Pieno sole in primavera e autunno, leggera ombra in estate. Resistente al gelo fino a temperature di almeno -5°C.
NUTRIZIONE: Somministrare un fertilizzante bilanciato ogni due settimane dopo la fioritura; occasionalmente è necessaria una sostituzione del fertilizzante con un fertilizzante a base di ericacee che bilancerà il pH del terreno.
RINVASO: Ogni anno in primavera, man mano che le gemme si sviluppano, utilizzare un terriccio standard, assicurandosi però che la sabbia o la pietra utilizzata nel terriccio siano ben lavate per garantire la rimozione di eventuali residui di calcare.
POTATURA: Dopo la fioritura, tagliare i nuovi germogli per dare loro forma durante la stagione vegetativa. Dopo la fioritura, è possibile effettuare una potatura drastica. Le cicatrici più grandi guariscono lentamente.
PROPAGAZIONE: Seminare a 18-21 °C a fine inverno o inizio primavera. Prelevare talee semi-mature in estate. Effettuare la margotta aerea a fine primavera o la margotta terrestre in autunno, da rimuovere la primavera successiva.
PARASSITI E MALATTIE: Le foglie senza problemi, anche se ingiallite, possono indicare clorosi dovuta alla presenza di calcare.
STILE: Forme informali e verticali con tronchi singoli o multipli, di dimensioni da piccole a grandi.