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novembre 10, 2024

Bonsai di Pino.

pino-negro

 

Scegliere un bonsai da esterno è il modo migliore per vivere in pieno contatto con la natura.

Proprio perché vive all'esterno, questo tipo di bonsai consente di assaporare le meravigliose trasformazioni legate al mutare delle stagioni.

È in particolare nelle piante a foglia caduca che i cambiamenti stagionali si presentano con caratteristiche davvero spettacolari.

Tutto questo, è bene ricordarlo, è possibile anche vivendo in città: basta disporre di un piccolo balcone e di un poco di tempo da dedicare a questa passione.

Generalità

Nel panorama bonsaistico il pino ricopre un ruolo importante. Sia nelle varietà autoctone che in quelle orientali (Pinus Pentaphylla, Pinus Thunbergii, ecc.) è ai primi posti tra le specie più apprezzate come bonsai. Si tratta di una specie molto longeva, che ha dimostrato di poter vivere per centinaia di anni. È una pianta austera e rustica che mal sopporta la permanenza in casa per più giorni. Vive in esterno, esposta al sole e non teme né il caldo né il freddo.

Coltivazione

Terreno

Si consiglia di usare una miscela al 70% di Akadama (terriccio drenante a base limo-argillosa utilizzato per rinvasi bonsai, con granulometria variabile grossa - media – fine: permette un drenaggio eccellente e trattiene bene le sostanze nutrienti fornite con la concimazione; dal suo colore è semplice stabilire il grado di umidità della terra: la pianta andrà infatti bagnata quando l'Akadama assumerà un colore chiaro) e al 30% di lapillo vulcanico, in quanto ama vivere in terreno sciolto e ben drenato.

Gradisce presenza di pietrisco e tollera bene i suoli calcarei. La presenza di un buon terriccio è immediatamente evidente dall'abbondanza della fioritura.

Annaffiatura, concimazione

Non sopporta un eccesso d'acqua, quindi bisognerà fare molta attenzione alle annaffiature e lasciare asciugare molto bene il terreno tra un'irrigazione e l'altra. È una pianta molto spartana e quindi anche dal punto di vista dei fertilizzanti bastano poche concimazioni da Aprile a Giugno e da Settembre a Novembre con concimi Aburukasu. 2 i-bei giardini Negozio ebay gestito da Brasi74 http://stores.ebay.it/i-bei-giardini

Moltiplicazione

La riproduzione da seme è molto facile ed economica, ma richiede più tempo. Seminare al coperto, durante tutto l’anno, collocando il vaso in zona illuminata e alla temperatura di 18-20°C.

Il metodo più semplice è la raccolta in natura. La raccolta deve essere effettuata solo previa autorizzazione del proprietario del fondo o della Regione.

In ogni caso bisognerà intervenire nella stagione opportuna (in primavera o in autunno) e con molta delicatezza, scavando intorno alla pianticella, recuperando un grande ceppo con molta della sua terra originale.

Dopo l'espianto il pino andrà sistemato in un ampio contenitore e lì lasciato per almeno un paio di anni. Passato questo tempo si potrà potare, avvolgere e rinvasare in un vaso più adatto.

Potatura

La potatura dei pini differisce da quella per le caducifoglie: è infatti una specie che non germoglia dove non ci sono aghi.

Per quanto riguarda la potatura di formazione bisogna ricordare di mantenere una forma triangolare e soprattutto di non eliminare mai completamente i rami non necessari, lasciare sempre un moncone che verrà poi eliminato l'anno successivo.

La potatura di mantenimento consiste nella sostituzione di apici e quindi si tagliano i germogli troppo lunghi, sostituendoli con altri laterali, più corti. Allo stesso tempo si devono eliminare i germogli che crescono direttamente verso il basso, come pure quelli che crescono verso l'interno dell'albero.

Le ferite più grandi vanno ricoperte con mastice specifico, onde evitare attacchi fungini spesso presenti sulla legna secca.

Malattie

Le infezioni più comuni sono gli attacchi di cocciniglia cotonosa e la fumaggine.

Come preventivo invernale conviene irrorare le piante con una soluzione di acqua e solfuro di calcio (liquido per Jin) in rapporto 30 a 1, avendo l'accortezza di coprire per bene il terreno.

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