l genere Ficus appartiene alla famiglia delle Moraceae ed era già conosciuto ai tempi degli antichi romani, tanto che la propria denominazione affonda le sue radici etimologiche proprio in quel periodo storico.
Si compone di circa 600 specie, con il 90% di esse diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali a clima caldo. Sono piante legnose dalle più svariate dimensioni che vanno dagli enormi Ficus benghalensis, alti alcune decine di metri fino ai piccoli rampicanti, quali i Ficus repens.
Il Ficus è composto da piante arboree o arbustive, talvolta quasi erbacee, sempre caratterizzate da un comune succo lattiginoso (il lattice) che fuoriesce quando vengono incisi il tronco o le foglie.
Le foglie sono di molteplici tipi, alcune profondamente lobate, altre intere o a margini ondulati, altre ancora con pochi denti. Generalmente sono alterne e persistenti, raramente opposte, di consistenza piuttosto variabile, e differenti anche nella nervatura; fatto questo che facilita nella distinzione della specie. I piccoli fiori sono apetali, riuniti in infiorescenze, sul ricettacolo cavo, che possono essere ascellari, solitarie, o disposte in spighe o in grappoli terminali.
In ogni ricettacolo si possono trovare fiori unisessuali oppure mascolini o femminili. Il frutto può essere solo una piccola noce, oppure molti, ma minuscoli semi, avvolti dal perigonio carnoso, formando il frutto conosciuto come fico.
La corteccia è liscia, di colore beige, a volte attraversata da sottili strisce bianche o marroni. Il suo pregio principale è rappresentato soprattutto dalle radici aeree emesse dai rami che, affondando nel terreno, si ingrossano, formando "pittoreschi pilastri" di sostegno dell'ampia fronda. Si formano così gli enormi tronchi del Ficus benghalensis, conosciuto anche come banyan, che sono, in effetti, sovrapposizioni di vari tronchi (le radici aeree ingrossate) sul tronco iniziale.
Il bonsai.
È il bonsai da interno per antonomasia e si adatta a quasi tutte le condizioni ambientali. Grazie alle sue grosse foglie sopporta perfettamente l'aria secca presente nelle abitazioni; tuttavia coltivandolo all’esterno in posizione sempre soleggiata, e questo è possibile solo nelle zone più calde del nostro Paese, le foglie si riducono notevolmente di dimensione, e la crescita si presenta compatta e sana. Un buon segnale, indice di un’adeguata coltivazione è il colore verde scuro delle foglie.
Se posto all'aria aperta manifesta una crescita migliore, ma ciò è possibile solo da maggio a settembre, poiché quando la temperatura scende al di sotto dei 10° C è necessario ritirarlo all'interno in una posizione molto luminosa, a meno di 1 metro dalla finestra.
Non richiede molta acqua e in genere preferisce il terreno asciutto a quello fradicio. Gradisce però l'umidità sulla fronda, è per cui consigliabile vaporizzare quotidianamente le foglie.
Terreno.
Il composto ideale è costituito da akadama (80%) e terriccio (20%).
L’epoca più adeguata è aprile-maggio. Poiché le radici crescono rapidamente e si riprendono presto dalle ferite, è possibile potare il ceppo senza timore, lasciandone soltanto un terzo. Considerata la velocità di crescita, si opera ogni due anni sugli esemplari giovani, ogni tre su quelli adulti. Un’attenzione particolare meritano le radici aeree: bisogna aver cura di non romperle, ripulendo la parte inferiore e superiore del ceppo.
In linea di massima, soprattutto nel caso del taglio di grossi rami, i Ficus non sopportano la potatura drastica. Questo non significa che se venisse applicata, si perderebbe la pianta, ma la cicatrice risultante dalla potatura di un ramo più grosso di 1/3 rispetto allo spessore del tronco, nella maggioranza dei casi rimargina con difficoltà. La causa di questa scarsa capacità di chiusura delle ferite è da ricercare nel tipo di legno del Ficus.
Quando si tratta invece di rami medi o sottili (inferiori ad 1/3 del diametro del tronco), tutti i Ficus rispondono emettendo nuove ed abbondanti gemme in prossimità della zona del taglio. La vigoria della specie e la pinzatura renderanno necessario lo sfoltimento periodico dei rami secondari e terziari. Se il Ficus cresce sano, due volte all’anno si eliminano i rami che si sviluppano verso il basso, verso l’interno del tronco e che si incrociano con altri. Accorciare la lunghezza di un ramo significa sostituirne l’apice con un germoglio posteriore.
La pinzatura dei Ficus si pratica nel corso di tutto l’anno poiché, se tenuti all’interno durante l’inverno, la crescita è continua. Essendo molto vigorosi, hanno bisogno di una pinzatura frequente per controllarne la forte dominanza apicale: si lasciano crescere i germogli fino a 5 o 6 foglie e poi si tagliano 2-3 foglie, secondo la vigoria di ogni zona. La pinzatura con le dita, ossia mediante l’asportazione delle ultime due foglioline si può applicare solo ad esemplari adulti; negli esemplari giovani frena troppo la crescita, rallentando così il processo di ramificazione.
L’avvolgimento non è che una delle molte tecniche applicabili ai Ficus per conferire forma a tronco e rami, ma è senza alcun dubbio la più pericolosa. I Ficus sono flessibili, quindi modellarli non è compito arduo, ma bisogna fare attenzione alla rapidità di crescita di questa pianta. Se non si presta sufficiente attenzione, il filo può incidere la corteccia in circa trenta giorni. Per questo motivo è meglio evitare l’impiego di filo sottile e comunque la pratica dell’avvolgimento dovrà essere adottata solo se non si può impiegare la modellatura con i tiranti.
Alla ripresa vegetativa (marzo-aprile) concimare ogni 8-10 giorni abbinando il Concime Bonsan ad Azione Stimolante al Concime Liquido Organico Bonsan. Da aprile a settembre concimare ogni 8-10 giorni con Concime Liquido Organico Bonsan oppure ogni 15-20 giorni con Bonsan Concime Solido Organico Aburukasu, evitando i mesi di luglio e agosto. Da settembre a febbraio utilizzare ogni 15-20 giorni il Concime Liquido Organico Bonsan. Per stimolare la radicazione, utilizzare Concime Fluido Organico Minerale con vitamine B Bonsan al posto del Concime Liquido Organico Bonsan.
I Ficus possono essere aggrediti da bruchi e, occasionalmente, da tripidi. Più raro, ma possibile, è l’attacco da ragnetto rosso. Molto più frequenti sono gli attacchi di funghi, che si verificano quando si tiene la pianta in posizione calda, con poca luce, scarsa ventilazione e forte umidità. Sulle foglie appaiono macchie di colore nerastro brillante, muffe coperte a volte da un pulviscolo bianco o vesciche giallognole. È necessario quindi collocare la pianta in posizione più aerata, applicando un fungicida.
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