Dopo la caduta delle foglie si può (e si deve) eseguire una potatura di risistemazione della ramificazione, operazione necessaria specialmente per quelle essenze che in primavera hanno vegetazioni abbondanti e vigorose, come ad esempio gli aceri e le zelkove.
La scelta del periodo per eseguire questa operazione non è casuale, si sceglie quello successivo alla caduta delle foglie perché è in tale lasso di tempo che la pianta subisce il minor stress possibile ed i rischi di perdere i rametti per ritiro di linfa sono davvero nulli.
La risistemazione della ramificazione prevede essenzialmente la potatura dei rametti troppo lunghi, quelli verticali e perpendicolari al ramo, quelli nelle ascelle, ed infine, se necessario, la messa a filo per direzionare qualche nuovo rametto.
Detto questo passiamo all'esemplare in questione; il bonsai che sto per mostravi è uno shohin di zelkova (altezza 20 cm.).
Come potete notare la ramificazione di questo shohin è davvero notevole, e l'obiettivo da perseguire è senz'altro quello di migliorarla il più possibile rendendola quanto più fitta e vetusta possibile.
Particolare della ramificazione
La primissima operazione che ho eseguito è stata una bella spazzolata dei rami ed una pulizia del terreno dal muschio.
Attrezzi usati per la pulizia del terreno e dei rami
Ecco lo shohin al termine della pulizia
Arrivato a questo punto, forbici alla mano ho eseguito una prima potatura di correzione dei classici difetti di ramificazione che si manifestano anno dopo anno.
Rametti troppo lunghi da accorciare
Rametti che partono dalle ascelle
Rametti posizionati al di sotto della ramificazione primaria
Esempio di rametto ascellare da eliminare
Rametto visto di profilo
Potatura eseguita
Profilo del palchetto dopo la potatura
Ecco come si presenta la zelkovetta al termine di una prima potatura di correzione dei difetti
Al termine della potatura di correzione, si passano in rassegna tutti i rami per vedere se ce ne sono alcuni da mettere a filo e posizionare nel giusto modo. Generalmente viene impiegato del filo di alluminio, molto più malleabile di quello di rame e più "delicato" con i rami delle caducifoglie. Una piccola nota: l'applicazione del filo in questo periodo non sortisce un effetto immediato sulla messa in posizione della ramificazione, tuttavia è preferibile farlo comunque perché con la ramificazione spoglia si ha una migliore lettura della stessa ed una maneggevolezza maggiore nell'applicazione del filo.
Particolare di una branca messa a filo
Branca vista dalla alto
Ecco come si presenta il bonsai in questione dopo la risistemazione della ramificazione:
Di seguito la classica foto Prima-Dopo ;)
Alla fine, come mio solito, non potevano mancare i classici buchi nel terreno per migliorare l'areazione del substrato ed evitare il ristagno d'acqua, problema che in autunno-inverno può mietere parecchie vittime [xx(]
fonte: Napoli Bonsai Club
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La scelta del periodo per eseguire questa operazione non è casuale, si sceglie quello successivo alla caduta delle foglie perché è in tale lasso di tempo che la pianta subisce il minor stress possibile ed i rischi di perdere i rametti per ritiro di linfa sono davvero nulli.
La risistemazione della ramificazione prevede essenzialmente la potatura dei rametti troppo lunghi, quelli verticali e perpendicolari al ramo, quelli nelle ascelle, ed infine, se necessario, la messa a filo per direzionare qualche nuovo rametto.
Detto questo passiamo all'esemplare in questione; il bonsai che sto per mostravi è uno shohin di zelkova (altezza 20 cm.).
Come potete notare la ramificazione di questo shohin è davvero notevole, e l'obiettivo da perseguire è senz'altro quello di migliorarla il più possibile rendendola quanto più fitta e vetusta possibile.
Particolare della ramificazione
La primissima operazione che ho eseguito è stata una bella spazzolata dei rami ed una pulizia del terreno dal muschio.
Attrezzi usati per la pulizia del terreno e dei rami
Ecco lo shohin al termine della pulizia
Arrivato a questo punto, forbici alla mano ho eseguito una prima potatura di correzione dei classici difetti di ramificazione che si manifestano anno dopo anno.
Rametti troppo lunghi da accorciare
Rametti che partono dalle ascelle
Rametti posizionati al di sotto della ramificazione primaria
Esempio di rametto ascellare da eliminare
Rametto visto di profilo
Potatura eseguita
Profilo del palchetto dopo la potatura
Ecco come si presenta la zelkovetta al termine di una prima potatura di correzione dei difetti
Al termine della potatura di correzione, si passano in rassegna tutti i rami per vedere se ce ne sono alcuni da mettere a filo e posizionare nel giusto modo. Generalmente viene impiegato del filo di alluminio, molto più malleabile di quello di rame e più "delicato" con i rami delle caducifoglie. Una piccola nota: l'applicazione del filo in questo periodo non sortisce un effetto immediato sulla messa in posizione della ramificazione, tuttavia è preferibile farlo comunque perché con la ramificazione spoglia si ha una migliore lettura della stessa ed una maneggevolezza maggiore nell'applicazione del filo.
Particolare di una branca messa a filo
Branca vista dalla alto
Ecco come si presenta il bonsai in questione dopo la risistemazione della ramificazione:
Di seguito la classica foto Prima-Dopo ;)
Alla fine, come mio solito, non potevano mancare i classici buchi nel terreno per migliorare l'areazione del substrato ed evitare il ristagno d'acqua, problema che in autunno-inverno può mietere parecchie vittime [xx(]
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