Non è facile comprendere come non solo gli appassionati ma anche coloro che al bonsai non si dedicano siano disposti ad ammettere che quest'hobby può ispirare ed elevare l'animo umano.
Una posibile spiegazione è che i bonsai sono repliche in miniatura dei begli alberi che si vedono in natura.
Se un bel paessaggio può toccare lo spirito, altretanto può fare un bonsai.
Si potrebbe desumerne che la capacità di suggestione del bonsai viene dalla sua naturalezza.
L'albero che inspira un bonsaista può avere qualsiasi forma e dimensione e può essere trovato in circostanze molto diverse; può essere un enorme esemplare cresciuto in un grande parco o un piccolo alberetto strappazzato che spunta da una pietraia. Indipendentemente dal conesto, è l'immagine dell'albero che resta vivida nella percezione e nella coscienza, e che in seguito verrà trasformata in un bel bonsai.
La realizzazione di un bonsai non è un semplice processo meccanico: non si può creare un bonsai solo perchè si tagliano e si formano i rami secondo certi rigidi schemi e convenzioni.
Al contrario, si trata di un processo lungo, che parte da un'idea e viene forse favorito dalla percezione inconscia di un albero visto in natura: un'idea che finalmente si realizza nella trasformazione di un normale albero o di una pianteclla in una spettacolare opera d'arte, capace di evocare sensazioni di bellezza, grazia e grandezza.
Come tutte le arti il bonsai è, in un certo senso, un'illusione. L'albero in miniatura e solo la rappresentazione di come l'artista percepisce un vero albero. Mi sembra apropriato paragonare il bonsai alla pittura o alla scultura: il processo creativo (che trova il materiale e il mezzo di espressione in una pianta viva) è innescato da un elemento d'ispirazione, per giungere infine a creare un'immagine della realtà.
Una posibile spiegazione è che i bonsai sono repliche in miniatura dei begli alberi che si vedono in natura.
Se un bel paessaggio può toccare lo spirito, altretanto può fare un bonsai.
Si potrebbe desumerne che la capacità di suggestione del bonsai viene dalla sua naturalezza.
L'albero che inspira un bonsaista può avere qualsiasi forma e dimensione e può essere trovato in circostanze molto diverse; può essere un enorme esemplare cresciuto in un grande parco o un piccolo alberetto strappazzato che spunta da una pietraia. Indipendentemente dal conesto, è l'immagine dell'albero che resta vivida nella percezione e nella coscienza, e che in seguito verrà trasformata in un bel bonsai.
La realizzazione di un bonsai non è un semplice processo meccanico: non si può creare un bonsai solo perchè si tagliano e si formano i rami secondo certi rigidi schemi e convenzioni.
Al contrario, si trata di un processo lungo, che parte da un'idea e viene forse favorito dalla percezione inconscia di un albero visto in natura: un'idea che finalmente si realizza nella trasformazione di un normale albero o di una pianteclla in una spettacolare opera d'arte, capace di evocare sensazioni di bellezza, grazia e grandezza.
Come tutte le arti il bonsai è, in un certo senso, un'illusione. L'albero in miniatura e solo la rappresentazione di come l'artista percepisce un vero albero. Mi sembra apropriato paragonare il bonsai alla pittura o alla scultura: il processo creativo (che trova il materiale e il mezzo di espressione in una pianta viva) è innescato da un elemento d'ispirazione, per giungere infine a creare un'immagine della realtà.